Un decennio fa il Vescovo GianCarlo Maria Bregantini si …trasferiva – da Locri Gerace a Campobasso-Bojano

2007-Polsi – Chiesa
Madonna della Montagna – Polsi

«Vola solo chi osa farlo»-«Un Vescovo nel cuore» – Gennaio 2008 – Gennaio 2010

Da due anni è l’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Campobasso – Bojano. Ma noi lo vogliamo ricordare, come soleva farsi chiamare in terra di Calabria, nella Diocesi di Locri Gerace, Padre GianCarlo Maria Bregantini.

Disponibile all’incontro con i giovani, ha sempre trovato il modo di coinvolgerli, conducendoli per mano ad una riflessione motivata sulle domande fondamentali della vita.

Riportiamo alcuni punti fondamentali di un suo discorso agli Studenti di Barcellona P.G. del 2006:

1) La Verità : «nella verità la pace» – “Non abbassiamo mai la vetta, manteniamo alti gli ideali dicendo no alla menzogna.”

2) La Misericordia : «capacità di leggere dentro i cuori»

Per farsi capire meglio dai giovani studenti, racconta questo aneddoto- “Un gruppo Trentino è in visita in Sicilia, a Taormina Giardini Naxos. I componenti vengono attirati da un frutto mai visto multicolorato e mentre pregustano  la dolcezza della polpa, vengono inondati dalle piccole spine della scorza. Il dolore intenso  dura parecchio tempo. Un ragazzo indigeno, facendo vedere come è facile sgusciare il frutto con un coltellino, operando con tre tagli di cui il primo logitudinale e gli altri due trasversali alle estremità, mutua una massima: «Gli uomini sono come i fichi d’india, l’esterno è pieno di spine ma bisogna saperli prendere per trovare il buono dell’interno»

3) L’ impegno nel sociale e nella politica

Sottolinea l’opera di Giorgio La Pira e Don Milani

La Pira: DAL SOGNO > AL SEGNO Una casa > Per amareUna chiesa >  Per pregare  –   Una fabbrica > Per lavorare Una scuola > Per imparare  –  Un ospedale > Per  guarire            

Don Milani: Il problema degli altri è uguale al mio: sortire insieme è politica sortire da soli è avarizia

E allo studente che chiede una definizione della mafia, il Vescovo risponde: «La mafia è la maggiore forma di autismo, società chiusa dentro un sacco nero  che diventa violenta ed invasiva.» Ma per i giovani che si fanno irretire ed entrano in questo sacco, il problema vero diventa quale strategia debba essere utilizzata per tirarli fuori .

Quanto sono validi ancora oggi questi insegnamenti, quante coscienze si sono formate sull’esempio di questi italiani del Sud, del Centro e del Nord. Grazie, Padre GianCarlo, per avercelo ricordato.

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