Messina – «Gli appuntamenti del SAE Messina e la giornata del “Dialogo cristiano islamico”»

Calendario degli incontri 2015-2016 (ordinari e straordinari)

2015 – 01 settembre ore 18 – Giornata del creato – Parco San Jachiddu
2015 – 03 ottobre                 – Viaggio a Stilo e Caulonia organizzato dal SAE di Reggio Cal.
2015 – 06 ottobre            – Preghiera ecumenica Pastore Rosario Confessore e fratel Mario Albano – Sala attività valdesi
2015 – 27 ottobre – ?            – Quattordicesima Giornata del dialogo cristiano-islamico
2015 – 31-1 novembre         – Incontro dei Gruppi locali (CGL) – ROMA
2015 – 17 o 19 novembre ?  – Preghiera ecumenica presso Avventisti
2015 – 09 dicembre ?          – Incontro con buddisti (creato) Ven. Osvaldo, monaco tibetano
2016 – 12 o 14  gennaio        – Celebrazione della Giornata del Dialogo tra cristiani ed Ebrei del 17 Gennaio 2016
2016 – 18 al 25 gennaio       – Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani  Messina
2016 – 24 gennaio                 – Ufficio Diocesano per il Dialogo Ecumenico e Interreligioso – Celebrazione Ecumenica della parola di Dio con la partecipazione anglicana, luterana, ortodossa, valdese.
2016 –    febbraio                – (festa della libertà) – Incontro con Paolo Naso, valdese – La situazione storica della Riforma
2016 – 17 marzo                  – Incontro con Andreas Latz, pastore luterano – Cardini teologici della Riforma
2016 –      marzo                  – Giampilieri – Scuola “Simone Pasquale Neri” – III Incontro Ecumenico e Interreligioso
2016 – 12 o 14 aprile          – p. Felice Scalia, gesuita, teologo – Riforma cattolica della chiesa
2016 –      aprile                  – Convegno di Primavera
2016 – 15 maggio               – Preghiera ecumenica Pentecoste
2016 – 7 o 9 giugno           – Incontro con SAE di Reggio Calabria, Palermo ed Enna
2016 – Data da stabilire  – A cura dell’Uff. Dioc. per il dialogo ecumenico e interreligioso di Messina – Pentecoste
2016  23-30 luglio  – 53ª Sessione di Formazione Ecumenica Tema: Nuovi paradigmi per il cammino ecumenico? – Assisi
N. B. Gli orari saranno precisati nell’imminenza di ciascun incontro. Le date sono state scelte secondo le esigenze degli interlocutori.

La parola oikouméne in greco significa terra abitata o abitabile, oppure quello che riguarda la terra abitata e, quindi, universale. Nel secolo XVII ecumene si identifica con la missione universale delle Chiese; poi passa a significare il dinamismo verso l’unificazione della cristianità. Oggi il termine si apre anche al di fuori della cristianità; prima di tutto al rapporto con l’ebraismo in virtù della comune radice”, per cui si è coniato il termine ecumenismo abramitico e poi all’Islam. Tuttavia il significato semantico di oikouméne, come terra abitata, ci indica che fare ecumenismo non significa solo promuovere l’unità dei cristiani, ma di tutto il genere umano”.

Il dialogo non si articola esclusivamente attorno alla dottrina, ma coinvolge tutta la persona: esso è anche un dialogo d’amore – (Ut Unum Sint, 47)

Il SAE Segretariato Attività Ecumeniche è un’associazione laica e interconfessionale, si pone in continuità con l’attività di dialogo e di formazione ecumenica promossa dalla fondatrice Maria Vingiani dapprima a Venezia (dal 1947), quindi a Roma, al momento dell’annuncio del Concilio Ecumenico Vaticano II. Nel 1966 si costituisce formalmente in associazione sotto la presidenza della stessa fondatrice. Dal 1964 organizza ogni anno in estate una Sessione di formazione ecumenica, di cui vengono pubblicati gli Atti e alla quale affianca abitualmente un più breve Convegno annuale di primaveraE’ stato tra i promotori della giornata per l’ebraismo (1989) e del documento per i matrimoni interconfessionali tra cattolici e valdesi-metodisti (1998). Rifacendosi allo storico gruppo Agape, il SAE di Messina fa del dialogo ecumenico e interreligioso (Ebrei, Musulmani, ecc) sincero, aperto e costruttivo, la propria ragion d’essere. Lo scopo dell’Associazione è di approfondire e divulgare l’esperienza e l’ideale ecumenico, promuovendo incontri di preghiera, di studio biblico, di informazione e formazione ecumenica, svolgendo attività socio-pastorali con carattere di dialogo interconfessionale ed interreligioso, con conferenze e dibattiti.

Il SAE collabora con altre Associazioni per realizzare una cultura di pace, un nuovo approccio con il creato.

Appello per la XIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico del 27 ottobre 2015

«Cristiani e musulmani: dall’accoglienza alla convivenza pacifica»

Cristiani e musulmani, lo diciamo da sempre, hanno profonde radici comuni. Già lo scorso anno ne abbiamo indicato due, quelli della misericordia e della compassione. Islam e cristianesimo, di più, sono religioni di pace.
E per costruire un mondo di pace c’è bisogno che le due religioni mondiali maggioritarie, che sono l’islam ed il cristianesimo,  sappiano riscoprire le comuni radici di pace in tutte le loro molteplici declinazioni, fra cui quest’anno vogliamo indicare alle comunità cristiane e musulmane, come tema per la quattordicesima giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico del 27 ottobre 2015, quelle dell’accoglienza dello straniero, del rifugiato, dell’aiuto ai poveri, agli ultimi della società, per costruire la convivenza pacifica, che abbiamo sintetizzato in : «Cristiani e musulmani: dall’accoglienza alla convivenza pacifica». I nostri rispettivi testi sacri dicono parole chiare su tale aspetto, checchè ne dicano coloro che vorrebbero piegare sia l’islam che il cristianesimo alla logica della guerra.
Questo crediamo possa essere la strada per costruire una società libera dal terrore della guerra nucleare, dalla paura continua di qualsiasi essere umano diverso da noi, riscoprendo la comune umanità, il comune bisogno di accoglienza e di vivere pacificamente, come figli e figlie dell’unica Madre Terra che ci ospita.
La ricca e opulenta Europa ed il cosiddetto “occidente”, non potranno assolversi dalle proprie gravissime colpe nei confronti dei popoli che hanno depredato delle loro risorse e che hanno costretto a subire la guerra e poi a fuggire e a divenire profughi, se non fermando la vendita degli armamenti, che sostengono la guerra e producono milioni di profughi, e ponendo fine alla depredazione delle risorse dei popoli africani, asiatici o sudamericani. Chi vuole pace per se dovrà imparare a dare pace agli altri. E questo lo si potrà fare riscoprendo le vere radici comuni alle religioni monoteiste, ad islam, cristianesimo ed ebraismo, che sono l’accoglienza, l’ospitalità, la misericordia, la pace, perché “la terrà è di Dio” e nessuno ha il diritto di dichiararla propria e sfruttarla a proprio uso e consumo.
Uomini e donne di pace cercasi.
Con un fraterno augurio di shalom, salaam, pace – Il Comitato Organizzatore – Roma, 25 giugno 2015

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