Messina – APPELLO IN SOLIDARIETA’ ALLA POPOLAZIONE ROM RESIDENTE A MESSINA

Cosa direste se all’alba venissero a bussare alla vostra porta e vi dicessero che avete pochi minuti per prendere l’indispensabile da portar via perché devono buttare giù la vostra casa, con tutto quello che contiene, a colpi di bulldozer e ruspe, e che dovete fare in fretta perché le forze dell’ordine devono portarvi via, non si sa bene dove? 

Cosa fareste se ciò accadesse nella vostra città? 

È ciò che è successo il 2 febbraio a Messina quando i vigili urbani alle prime luci dell’alba hanno dato inzio alla schedatura e identificazione dei residenti nel campo rom di S. Ranieri.
Era già accaduto in città come Roma, Milano, Napoli, Palermo, dove i campi rom sono stati sgomberati dalle istituzioni.

Aggressioni e roghi dei campi non costituiscono più episodi isolati di violenza xenofoba. Le politiche che in nome della sicurezza vengono adottate costituiscono la violazione sistematica dei diritti fondamentali delle persone, dei migranti come i rom.

Sembra abbandonata per sempre la politica dell’inclusione e della integrazione, scelta difficile ma necessaria per la costruzione di una società accogliente e meticciata. L’Italia, lo abbiamo già segnalato, è stata più di volte condannata da organismi internazionali per la segregazione attuata verso il popolo rom e per la mancanza di politiche di contrasto contro la sua discriminazione.

A Messina la piccola comunità rom, circa settanta persone, più della metà bambini, che frequentano regolarmente le scuole della città insieme ai nostri figli, dopo essere sfuggita alla guerra dei Balcani, vive da troppo tempo nel campo ghetto di Via San Ranieri.

In questi anni abbiamo rivendicato il diritto d’asilo e i diritti sociali insieme alla piccola comunità rom del villaggio Fatima, organizzando campagne, incontri, feste insieme, confrontandoci con le amministrazioni comunali di ogni colore politico. Questa città in tutti questi anni non è, però, riuscita a trovare una soluzione dignitosa per persone ormai “naturalizzate” messinesi. Ora con lo sgombero del campo li consegniamo alla paura e all’incertezza.

Con questo appello, insieme a tutte le cittadine ed i cittadini di questa comunità che vuole e può essere accogliente ed umana, come lo sono da sempre i siciliani per cultura e tradizione, rinnoviamo la richiesta, più volte avanzata alle istituzioni ed agli enti di tutela e a tutte le organizzazioni che hanno a cuore le sorti dei più deboli, per chiudere definitivamente l’esperienza del campo rom e aprire ad un reale percorso di inserimento socio-abitativo dei suoi abitanti e risolvere, finalmente, la tragica condizione giuridica di molte famiglie.

Queste infatti, sfollate in Italia dall’ex Jugoslavia, non hanno potuto ottenere altri titoli di soggiorno a causa della disintegrazione del loro Paese e della particolare situazione del Kossovo. Eppure hanno i requisiti per ottenere un permesso umanitario, che solo il questore può concedere.

Per questi motivi CHIEDIAMO  

al Prefetto > di farsi garante del rispetto dei vincoli delle convenzioni internazionali ratificate dal nostro paese che impediscono le deportazioni collettive e gli sgomberi senza una alternativa abitativa; 

al Sindaco di Messina > di offrire alle famiglie rom una soluzione abitativa nel rispetto della dignità umana, trovando le soluzioni opportune come ad esempio quella da noi prospettata dell’uso dell’immobile dell’ ex Opera Pia Scandurra, struttura in disuso che potrebbe essere recuperata in autocostruzione; 

al Questore di Messina > con urgenza la concessione dei permessi umanitari adottando la stessa scelta del questore di Roma verso i cittadini rom che da oltre vent’anni risiedono nella capitale; 

alle cittadine e ai cittadini messinesi > di esprimere solidarietà, nelle forme che riterranno più opportune, alle famiglie rom, che chiedono il riconoscimento dei loro diritti e sono ben consapevoli dei loro doveri. 

APPELLO IN SOLIDARIETA’ ALLA POPOLAZIONE ROM RESIDENTE A MESSINA 

 

PROMOSSO DA

Associazione Rom Bakthalo Drom

A.R.C.I. Comitato Territoriale Messina

Arcigay Makwan Comitato Provinciale Messina

Caritas Diocesana

Casamatta della Sinistra

CE.S.V. Centro Servizi per il Volontariato

Chiesa Evangelica Valdese

Circolo Arci Thomas Sankara

Comunità di Sant’Egidio

Ufficio diocesano Migrantes

Associazione Santa Maria della Strada

Partito della Rifondazione Comunista Messina

Sinistra, Ecologia e Libertà

HANNO sinora ADERITO

FILLEA – CIGIL

Associazione Comunitaria Filippina

Legambiente Messina

Associazione MOV Il Ponte (Don Orione)

Associazione Nuovi Orizzonti

Associazione Ecumenica SAE di Messina

Associazione Terra e Cielo

Associazione Senza Frontiere

Rete No Ponte

Nuovo Soldo giornale on line

GI.FRA. – Gioventù Francescana

 

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