Messina – Il primo bel giorno di festa: «I patrimoni sporchi della mafia si trasformano in beni comuni»

1 dicembre 2012ViaROOSVELT6

Ultima in tante graduatorie, stilate non sempre oggettivamente. Oggi Messina riacquista parte della dignità perduta per l’insipienza di amministratori e politici, solerti solo nell’unica attività che li appassiona, “divorare la cosa pubblica”. Finalmente un bene comune recuperato per la collettività. Frutto dello sforzo costante di ADDIOPIZZO, Associazione che ha dato linfa al lavoro di dissodamento fatto dalla Parrocchia Santa Maria del Gesù inf. insieme al suo Parroco Don Terenzio Pastore. Ma anche, ed in modo complementare, delle Istituzioni statali messinesi, che, con gratitudine, ringraziamo nelle persone poste alla loro guida: il dott. Francesco Alecci, il dott. Carmelo Gugliotta (presente), il Col. Claudio Domizi e il Col Decio Paparoni. Uomini ed Istituzioni, presenti anche l’8 settembre nel Santuario di Tindari dedicato a Maria, dove, invitati da mons. Ignazio Zambito Vescovo della Diocesi di Patti, hanno ascoltato le forti e pressanti parole del  celebrante Don Franco Montenegro Arcivescovo di Agrigento,

“L’omelia, infatti, dedicata alla Madre di Gesù, è stata tutta un inno all’umiltà di servizio, all’attenzione verso gli ultimi, alla lungimiranza del ‘serbare nel cuore le cose belle, per farle esplodere, nel nostro cuore, al momento opportuno”. Questa circostanza l’ho rivista come un segno, come degno prologo dell’evento di questa giornata. Grazie alla continuità di impegno di queste istituzioni, la città non è scivolata ancora più in basso e oggi possiamo ragionevolmente pensare di avere iniziato un vero rinnovamento della comunità messinese che ricerca il bene comune.

«Dobbiamo dare testimonianza, iniziando dalla spesa quotidiana e fare nostro lo slogan “PAGO CHI NON PAGA”»

Per la mia cronaca voglio mettere in rilievo il contributo e la partecipazione del mondo della Scuola, devastata da  improvvidi Concorsoni e da pessime ministre dell’istruzione.

Enrico Pistorino, presidente del comitato Onlus ADDIOPIZZO, è stato il bravo e

discreto cerimoniere di questo grande evento. Ha tagliato il nastro il Viceprefetto. Hanno presenziato anche:  Mons. Gaetano Tripodo (presidente caritas) Don Sergio Siracusano (direttore Pastorale Lavoro), Pippo Scandurra, Mariano Nicotra, Pippo Previti (presidente CC), Renato Accorinti  e tanti altri.

Comunicato del  Comitato Addiopizzo Messina 1 dicembre 15.41.05 – Grande soddisfazione per la bellissima giornata di festa che oggi abbiamo vissuto. Per la prima volta anche a Messina i patrimoni sporchi della mafia si trasformano in beni comuni. La partecipazione di tutte, proprio tutte, le Istituzioni civili, militari e religiose della nostra provincia ci incoraggia, ma soprattutto la partecipazione di tantissima gente comune ci da forza e ci dice che siamo sulla strada giusta. UN INTERO POPOLO CHE NON PAGA IL PIZZO E’ UN POPOLO LIBERO.

Comitato Addiopizzo Messina 1 dicembre 15.41.05
Grande soddisfazione per la bellissima giornata di festa che oggi abbiamo vissuto. Per la prima volta anche a Messina i patrimoni sporchi della mafia si trasformano in beni comuni. La partecipazione di tutte, proprio tutte, le Istituzioni civili, militari e religiose della nostra provincia ci incoraggia, ma soprattutto la partecipazione di tantissima gente comune ci da forza e ci dice che siamo sulla strada giusta. UN INTERO POPOLO CHE NON PAGA IL PIZZO E’ UN POPOLO LIBERO.

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