Capo d’Orlando – “La storia del luogo, si sposa con il culto alla Madonna”

***Un utile contributo culturale e sociale nella continua ricerca delle nostre radici per progettare il futuro. ***

“Documenti sulla STORIA RELIGIOSA di Capo d’Orlando”

Carmelo Cuccetta1 definisce ‘arricchente, lo sforzo di don Benedetto Lupica2 e don Antonino Culò3, che hanno voluto approfondire la “vicenda religiosa della bella cittadina di Capo d’Orlando.

Gioia significativa” è il termine utilizzato da Mons. Ignazio Zambito, Vescovo di Patti, per il gradimento di uno scritto in cui gli autori…” hanno, con intelletto d’amore, compulsato e cucito insieme per renderne più agevole e fruttuosa la lettura, vari documenti già stampati o, fino ad ora, solo manoscritti.”

…quindi, conclude la prefazione dell’editore, Carmelo Cuccetta1 la presente pubblicazione, che fa seguito alla seconda edizione de “Il Dono – Raccolta di documenti intorno a Maria SS. di Capo d’Orlando”, arricchisce notevolmente la ricostruzione storico-religiosa del territorio orlandino, apportando nuove conoscenze.

«Nell’introduzione, Don Benedetto, citando Cicerone, la memoria è custode di tutte le cose”, chiarifica che il poeta latino dicendo della « “memoria” si riferisce all’opera dell’uomo chiamato a ricercare, ad annotare, a vagliare criticamente perché davvero nulla vada perduto ma tutto sia custodito e ritenuto tesoro prezioso. E cosa vi è di più prezioso per un popolo se non le radici che ne hanno determinato l’identità.»

Per questo, trae, dalla sua passione per la storia locale e dalla sollecitazione

a confutare la tesi di coloro per i quali: Capo d’Orlando, data la recente autonomia amministrativa (1925) sarebbe un paese privo di storia, ( invece. in questo senso Capo d’Orlando una storia ce l’ha e su di essa tanti hanno scritto e riflettuto con perizia e precisione); la linfa per rimettere in luce vicende e scritti meno noti, come sembrano essere le vicende riguardanti l’organizzazione della locale vita religiosa, essendo ben noto che il nome di Capo d’Orlando risulta legato da più di quattro secoli al Santuario della Madonna sul monte.

Le fonti a disposizione per la raccolta delle notizie sono stati i documenti-corrispondenze dell’Archivio Storico Diocesano di Patti riguardanti il territorio di Naso-Capo d’Orlando: documenti per lo più inediti dai quali emergono gli spaccati di un cammino cristiano lungo alcuni secoli, relativo alla popolazione locale: è insomma la storia di una fede vissuta, trasmessa, incarnata.

La consultazione di alcuni numeri dell’ormai introvabile bollettino pattese Il Tìndari, pubblicato per alcuni anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo e contenente notizie su Capo d’Orlando e sulle feste centenarie organizzate nel 1899; ma in modo particolare nei numeri del bollettino è stato possibile reperire anche la pubblicazione per la prima volta, a puntate, di una Storia del Santuario redatta nel 1896 dal sacerdote Camillo Crimi da Naso, un’opera di cui evidentemente si era persa memoria e che, nella semplicità e “tradizionalità” del racconto ben merita di essere ricollocata nel panorama della letteratura riguardante il Santuario Orlandino4.

A queste notizie ha aggiunto gli appunti che negli anni gli sono stati fomiti da Padre Nino Culò, che lo ha benevolmente affiancato nel semplice lavoro di sintesi che adesso, senza particolari pretese specialistiche… intende condividere.

«Le vicende riferite nell’introduzione sulla storia religiosa locale si fermano, come termine estremo, al 1938, data dell’istituzione della prima Parrocchia orlandina, sia per evitare che venga deformato il ricordo di persone e cose troppo vicine ai nostri giorni, sia per la mole di notizie che, riguardanti la benemerita presenza dei Padri Redentoristi e l’istituzione delle altre due parrocchie cittadine, meritano certamente un’apposita pubblicazione.»

Alcune date di grandi eventi che hanno interessato la Comunità Orlandina:

  • 04 luglio 1299 – “Uno dei grandi eventi, riscoperti e portati all’attenzione locale e siciliana, contribuendo a suscitare un fermento culturale nuovo e una messa in discussione di valori consolidati nella storia di Sicilia a cavallo tra il XIII e XIV sec., è stato quello della Battaglia navale di Capo d’Orlando del 4 luglio 1299 e della figura di Federico III, re di Sicilia dal 1296 al 1337, grazie alla collaborazione con il prof. Corrado Mirto, insigne studioso del medioevo siciliano.”
  • Segue la riscoperta di un’area “industriale” comprendente due zuccherifici al centro di una vasta coltura di cannamele in territorio di Malvicino, dell’allora stato di Naso e Capo d’Orlando, il primo dei quali attivo a partire dal 1465.
  • Molte le chiese rurali, nella descrizione di Girolamo Lanza, annotate già nel 1630 :S. filadelfio, S. Giuseppe a Malvicino, S. Martino, S. Gregorio, S. Andrea sulla costa, S. Nicolò lo Capo sotto le mura del Castello, S. Finachio e S. Lucia nella Piana… 

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1Presidente Archeoclub Capo d’Orlando – 2Vicario Parrocchia Sant’Antonio in Piana – 3Vicario Foraneo e Parroco Sant’Antonio in Piana.

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