Reggio Calabria – Planetarium Pythagoras «La fisica del XXI Secolo. (Oltre il bosone di Higgs)»

Martedì 15 maggio ore 21.00  – Planetarium Pythagoras Città Metropolitana dei Reggio Calabria

La fisica del XXI Secolo. (Oltre il bosone di Higgs)

Prof. Gianfranco Cordì

Martedì 15 maggio, alle ore 21.00, presso il Planetarium Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria il prof. Gianfranco Cordì, pHd e laureato e specializzato (master) in Epistemologia terrà la lezione La fisica del XXI secolo (Oltre il bosone di Higgs). Secondo l’opinione dello studioso calabrese Cordì siamo di fronte a un periodo di profonde trasformazioni nell’ambito della scienza. Le recenti scoperte, prima del bosone di Higgs e poi delle onde gravitazionali, ci stanno portando a ridiscutere le fondamenta delle due teorie che hanno caratterizzato il Novecento: la meccanica quantistica e la relatività generale. Si tratta di un ripensamento che alcuni scienziati hanno codificato attraverso lo sviluppo di due teorie antagoniste: la teoria delle stringhe e la gravità quantistica a loop (anelli). Queste due teorie sono reciprocamente escludentesi.
Cordì, sulla scia del famoso scienziato internazionale Carlo Rovelli, propende per la conclusione della scienza nella gravità quantistica.
La manifestazione sarà l’occasione di vedere in maniera ravvicinata fermioni, bosoni, adroni, particelle di antimateria, elettroni, protoni e persino neutrini avvicendarsi, nel corso del racconto epistemologico di Cordì, in un unico “zoo delle particelle” che si fanno brillare con le onde (a picchi e a valli) e con le origini e la fine dell’universo. Big Bang e Big Crunch.
In questo senso Cordì mettera a questione i fondamenti della Relatività Generale (che ingloba la gravitazione nelle sue equazioni) e la meccanica quantistica (caratterizzata dall’indeterminazione).


Da Wikipedia, l’enciclopedia libera – «Il bosone di Higgs è un bosone elementaremassivo e scalare che svolge un ruolo fondamentale all’interno del Modello standard. – Venne teorizzato nel 1964 e rilevato per la prima volta nel 2012 negli esperimenti ATLAS e CMS, condotti con l’acceleratore LHC del CERN[1][3].

La sua importanza è quella di essere la particella associata al campo di Higgs, che secondo la teoria permea l’universo conferendo la massa alle particelle elementari. Inoltre, la sua esistenza garantisce la consistenza del Modello standard, che senza di esso porterebbe a un calcolo di probabilità maggiore di uno per alcuni processi fisici.»


 

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